Di nuovo in campo

A un quarto di secolo dal debutto della leggendaria collezione Stadium di Ralph Lauren, il fotografo Tom Gould immortala il suo ritorno trionfante

Nel 1992, Ralph Lauren ha presentato una collezione ispirata alle immagini d’epoca dei campioni dell’atletica leggera. Vivaci, colorati e impreziositi da un mix di grafiche e simboli sportivi, questi capi celebravano le Olimpiadi estive che si sarebbero svolte in quell’anno a Barcellona. Ma oltre a catturare perfettamente lo spirito olimpico, la linea Stadium ha cominciato ad assumere vita propria, sopravvivendo ben oltre la cerimonia di chiusura dei giochi, fino a diventare una delle collezioni più ricercate di tutti i tempi.

Oggigiorno, i capi originali della linea – dalla felpa Stadium con la vistosa decorazione “1992” ai modelli con l’ambito logo P-Wing – possono valere migliaia di dollari su eBay.

Per celebrare il 25º anniversario dell’iconica linea, Polo Ralph Lauren ha lanciato una selezione Stadium in edizione speciale composta da capi realizzati esattamente con le stesse caratteristiche dei modelli originali, insieme a una nuova serie di articoli che reinterpretano in chiave moderna lo stile sportivo e inconfondibilmente americano della collezione. Per contribuire a questa rinascita della collezione Stadium, abbiamo intervistato Tom Gould, fotografo e direttore creativo neozelandese nonché coautore del recente libro Bury Me With the Lo On, che esplora gli intrecci tra la cultura di strada di New York e molte delle più iconiche collezioni di Ralph Lauren.

Sei cresciuto ad Auckland, in Nuova Zelanda. Come hai conosciuto per la prima volta questo movimento di street style legato al brand Polo che si stava sviluppando a New York?
Polo è sempre stato un caposaldo della moda anche in Nuova Zelanda. Quando ero adolescente, tutti i ragazzi più grandi che ammiravo vestivano Polo. Io stesso, da piccolo, vestivo sempre Polo. Era semplicemente un must have.

Con quali idee ti sei preparato per realizzare il servizio fotografico di Stadium? Quali aspetti volevi cercare di catturare?
La mia idea era quella di rendere omaggio alla campagna originale realizzata da Bruce Weber e poi infondere il mio stile nel servizio. Ci tengo a mostrare rispetto nei confronti di chi mi ha preceduto. Inoltre, esiste un modo specifico per realizzare questo tipo di servizi. Tutti vogliono vedere questi loghi e le piccole applicazioni, quindi l’obiettivo è catturare tutti questi dettagli nei capi. Ogni simbolo, ogni logo P-Wing, ogni cucitura è importante.

Come mai, secondo te, la collezione Stadium continua a essere così popolare?
Il 1992 è stato l’anno più incredibile per Polo; lo stile, le grafiche, erano dirompenti. Questa linea ha 25 anni e non solo intercetta questo sentimento nostalgico, ma esprime anche un grande entusiasmo. Questi abiti sono senza tempo. Ancora oggi sono attuali.
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium
Foto del servizio di Tom Gould per la collezione Stadium

Possiedi qualcuno dei capi Stadium originali?
Assolutamente sì. Possiedo diversi capi originali della collezione del 1992. Il mio preferito tra i loghi e i simboli di Ralph Lauren era la P-Wing. È sempre stato la P-Wing. Ho molti articoli su cui è presente la P-Wing: la felpa P-Wing a righe, anche nota tra i ragazzi come “la Freddy Krueger”, e “la Babe Ruth”, come è colloquialmente chiamata la giacca sportiva che è stata appena riproposta. La linea del 1992 è sempre stata la mia preferita. E siccome è la mia preferita, e anche la P-Wing è il mio simbolo preferito, aver avuto l’occasione di realizzare questa campagna per il suo 25º anniversario è stato davvero speciale. È interessante vedere come nella vita, prima o poi, il cerchio si chiude.

Ho visto su Instagram che tu e Ralph condividete anche il giorno del compleanno.
È vero. Ralph mi ha contattato per chiedermi una copia di Bury Me With the Lo On. Tutte le copie del libro sono andate esaurite molto rapidamente, ma ci siamo sentiti in dovere di inviargli una copia speciale. In quella copia, ho inserito una breve lettera in cui lo ringraziavo e gli auguravo una piacevole lettura, oltre a fargli gli auguri di buon compleanno per il 14 [ottobre], dato che siamo nati lo stesso giorno. Lui mi ha risposto ringraziandomi a sua volta e ricambiando gli auguri di buon compleanno per il 14. Proprio così, entrambi siamo del segno della bilancia.
Andrew Paine Bradbury è uno scrittore e musicista residente a New York.
  • Fotografie di Tom Gould; per gentile concessione di Ralph Lauren Corporation